IT’S ABOUT TIME

Tratto da Exuberant Animal


I elbowed my way down the sidewalk, hurrying to get across town. The streets were clogged with pedestrians and I was late for an appointment. My brain buzzed with a swarm of detail: my to-do list was five pages long and I had to get to the bank, download my e-mail and make a few calls before everything shut down on the east coast. I look at my wrist to check the time and suddenly realized that I had left my watch back at the health club. “Damn!” I cursed. Now I was really up a creek.
I picked up my pace and looked around frantically for a clock. Unfortunately, there was no timepiece to be seen anywhere, but there was an old man sitting on a nearby bench. He didn’t seem to be doing much of anything, so I stopped short and put the question to him.
“Excuse me, have you got the time?” I asked breathlessly.
“Yea, sure.” He glanced down at his bare wrist briefly, then up again.
“It’s the late Cenozoic.”
I hesitated, doing a double take. Furiously, I tried to process his reply, but I couldn’t grasp it. At first I thought that he was insane, but his eyes were clear, steady and calm. He must have sensed my confusion and said, “You know, the age of mammals.”
I blinked.
“Oh, doesn’t that sound right?” He looked down at his wrist again.
“Yep”, he said. “That’s it. We’re still in the Quaternary, although that could change. Probably will, actually”.
The way he said it was so natural, so offhand, so perfectly true that I began to doubt my own sense of reality. I open my mouth to speak, but my jaw just hang there. The man looked at me again with what seemed like pity.
“Oh you’re in a hurry? You need more precision? Well, yes, of course, I’m sorry, it’s the Holocene, you know, the post-Pleistocene epoch”.
Still staring I blinked again. The man was so calm, so utterly rational. Suddenly I felt like a fool.
“You didn’t think that it was the Cretaceous, did you?” He burst out laughing, slapping his leg in hysteria.
 “Er, uh, well no”, I finally stammered.
“A lot of people make that mistake, you know. Ever since Jurassic Park and all”.
“Er, no, I mean, I thought that it was about two o’clock or so”.
“Oh”, the man said flatly, “that”.
By now I had forgotten about my appointment and was engrossed in this almost unusual conversation. Suddenly, I had a feeling that my to-do list really wasn’t so important.
“Please sit down”, the man said as he gestured to the bench. “”You’ve got plenty of time.”

Ti stai “nutrendo” di Movimento o stai solo “mangiando”?

(di Daniele Vecchioni - correrenaturale.com)


Si sente quotidianamente parlare di diete e alimentazione, così come di esercizio fisico e allenamento.
Oggi, durante una corsa lunga e meditativa, ho iniziato a riflettere quindi sulla 
similitudine che intercorre tra alimentazione e movimento e mi sono reso conto che questi due aspetti della nostra vita hanno moltissimi punti in comune.
Ciascuno di noi mangia, ogni giorno. Ma quanti di noi si stanno davvero “nutrendo”?
Mangiare non equivale necessariamente a nutrirsi.
Molti di noi si allenano o fanno esercizio. Ma quanti di noi si stanno veramente “nutrendo” a livello motorio? O stiamo forse semplicemente “mangiando”?
Fare esercizio o allenarsi non equivale certo a muoversi in modo “nutriente”.
MANGIARE : NUTRIMENTO = ALLENAMENTO : MOVIMENTO
Torniamo all’ambito alimentare. Voglio farvi riflettere sul fatto che mangiare non voglia dire necessariamente nutrire il proprio corpo, attraverso un esempio pratico. Se basassi la mia alimentazione su pasta, pane e dolci, di sicuro non starei fornendo al mio corpo i nutrienti necessari per funzionare al meglio. Non gli starei dando tutte le vitamine, i minerali, le proteine e i grassi che sono invece fondamentali.
Allo stesso modo se la mia “alimentazione motoria” fosse basata su movimenti innaturali, ripetitivi, scarsi in “nutrienti” di cui il mio corpo ha bisogno, di sicuro mi starei allenando e starei facendo esercizio, ma questo non sarebbe differente dal pensare di nutrirsi bene mangiando solo pane, pasta e dolci.
Il movimento, così come il cibo, non è qualcosa da cui possiamo prescindere in quanto esseri umani.
La maggior parte di noi riceve quotidianamente segnali di “fame motoria” dovuti ad una dieta motoria povera sia in qualità che in quantità dei nutrienti fondamentali derivanti dal movimento.
Il che vuol dire che non stiamo dando al nostro corpo i nutrienti motori essenziali per funzionare al meglio.
I CONTI NON TORNANO
Se fai esercizio per 1 ora al giorno ogni giorno della settimana, ti sarai allenato 420 minuti sui 10.080 che hai a disposizione. Il che equivale al 4% del tuo tempo. Ti sembra abbastanza?
Per tutto il 96% del tempo rimanente, sia le persone che si allenano regolarmente che quelle completamente sedentarie, siederanno davanti al computer con braccia e collo bloccato in ufficio, useranno ancora le stesse sedie o divani a casa, si lasceranno trasportare dall’auto o dal bus per spostarsi, sempre “comodamente” seduti.
E l’elenco potrebbe proseguire all’infinito.
Allenarsi senza muoversi in modo corretto, senza prestare la dovuta attenzione a quelle attività fondamentali per la nostra natura di esseri umani è ciò che rende sia chi fa esercizio che chi non lo fa vittima di infortuni, dolori e problemi a livello fisico.
Il nostro corpo non ha solo bisogno di un’ora di “esercizio” al giorno sette giorni su sette, come spesso viene suggerito.
Il nostro corpo ha bisogno di 8 ore di “movimento” al giorno, circa 3.000 minuti a settimana, che corrispondono all’incirca al movimento che i nostri antenati usavano compiere.
Non vi sto dicendo di muovervi necessariamente per 8 ore al giorno (anche se non sarebbe certo una cattiva idea…) bensì voglio farvi riflettere su come state utilizzando il vostro hardware, cioè il vostro corpo, rispetto a come questo invece si è evoluto e avrebbe bisogno di essere utilizzato.
L’essere umano si è sempre mosso almeno 10 volte più frequentemente di quanto faccia in media oggi l’uomo da zoo che siamo diventati. Pensate a quanto questa quantità e varietà di movimento in più possa incidere sulla forza e sulla salute di tessuti come quello osseo o muscolare, giusto per citarne alcuni.
MUOVITI SPESSO, MUOVITI MEGLIO
È vitale usare il nostro corpo spesso e in quanti più modi diversi possibile.
Alzati e lavora ad uno standing desk, invece che rimanere sempre seduto alla scrivania.
Cammina per spostarti quotidianamente, piuttosto che utilizzare sempre la macchina o i mezzi pubblici.
Siediti a terra o in squat, anziché sul divano, quando guardi la televisione o leggi un buon libro.
Gattona accanto a tuo figlio o tuo nipote, striscia assieme a lui, invece di metterlo davanti ad un tablet o ad un cellulare, o dimenticati del passeggino e portalo in braccio.
Arrampicati, salta, lancia qualcosa, gioca…
USA IL TUO CORPOricordati di quando eri bambino!
Il tuo corpo è ancora lì e può fare molto di più di quello che credi!
Se continui a sottovalutare i segnali che il tuo corpo ti manda, farai morire di “fame motoria” i tuoi muscoli, le tue ossa e le tue cellule.
Inizia a “mangiare” una più ampia varietà di nutrienti motori e inizia a mangiarli molto più di frequente!
Per il tuo benessere, per la tua vita…

INIZIA A MUOVERTI. ORA!

Hebertismo a Tavola


L'autunno è una stagione particolarmente interessante per parlare di Hebertismo a tavola. Vi presentiamo dunque quella che potrebbe essere definita la regina della tavola in questo periodo dell'anno: signore e signori, sua maestà la zucca.


La zucca è probabilmente l’ortaggio più grande presente in natura, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed è originaria dell’America Centrale; è infatti in Messico che sono stati ritrovati dei semi di zucca risalenti a circa il 6.000 a.C., periodo in cui la zucca rappresentava presumibilmente uno dei mezzi di sostentamento delle popolazioni più povere. Oggigiorno è consumata in tutte le parti d’Italia, prevalentemente in alcune regioni dove rappresenta l’ingrediente di base di svariate ricette.
La zucca viene coltivata principalmente nel mantovano e nel cremonese ed è una pianta molto resistente che non richiede grosse attenzioni da parte di chi la coltiva. 

Composizione Chimica della Zucca
La zucca è innanzitutto un alimento a basso contenuto calorico, il suo apporto è pari a 18 kilocalorie ogni 100 grammi di polpa; la zucca contiene carboidrati, il 91,4 % di acqua, lo 0,5 % di fibre alimentari, l’1,4 % di zuccheri, l’1,1 % di proteine, lo 0,8 % di ceneri ed una piccolissima percentuale di grassi.
Le vitamine contenute nella zucca sono la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C, la vitamina E, quest’ultima molto importante grazie alle sue note proprietà antiossidanti, e le vitamine K e J.
La zucca è anche un ortaggio ricco di minerali, questi quelli presenti: calcio, sodio, potassio, fosforo, rame, magnesio, ferro, selenio, manganese e zinco.
Questi gli aminoacidi: l’arginina, la tirosina, cistina, glicina, metionina, leucina isoleucina, istidina, serina, valina, treonina, prolina, alanina, fenilalanina, triptofano, l’acido aspartico e l’acido glutammico.
La zucca contiene anche una buona percentuale di beta-carotene, una sostanza molto importante per la nostra salute in quanto dal suo metabolismo si produce la vitamina A.



Proprietà e Benefici della Zucca
La zucca, oltre ad essere povera di calorie, è molto ricca di acqua, fibre, minerali e vitamine; questa caratteristica la rende un pasto ideale per chi ha problemi di peso o di costipazione.
Le fibre, presenti in quantità abbondanti in questo ortaggio, sono un valido aiuto per proteggere il cuore; uno studio di Harvard ha dimostrato che coloro che hanno una dieta ricca di fibre hanno il 40% in meno di probabilità di avere problemi cardiaci.
La buona presenza di vitamina A dona alla zucca proprietà salutari per la salute dei nostri occhi; contiene anche  diversi antiossidanti che aiutano a contrastare l’insorgere della degenerazione maculare. La vitamina A apporta benefici anche ai denti ed alle ossa.

Il beta-carotene presente nella zucca ha proprietà preventive nei confronti dell’insorgere di diverse patologie. Da non sottovalutare i benefici che derivano dalle proprietà antiossidanti del betacarotene: contrasta i radicali liberi, sostanze altamente pericolose per il nostro organismo, e rappresenta quindi un ottimo alleato nel rallentare l’invecchiamento delle cellule del corpo umano.
Ma il betacarotene ha anche altre proprietà: protegge il sistema circolatorio ed è un buon antinfiammatorio. Secondo il National Cancer Institute, il betacarotene svolgerebbe un ruolo importante nella prevenzione del cancro.
In base ad uno studio risalente al 2007, in Massachusetts è stato dimostrato che la zucca possiede proprietà che contrastano il diabete. Secondo una ricerca condotta sui topi, l’olio di semi di zucca contiene fitoestrogeni in grado di prevenire l’ipertensione e di ridurre la pressione alta, sia sistolica che diastolica, in appena 12 settimane.
Oltre a queste proprietà, aggiungiamo i benefici che essa apporta all’organismo per quanto riguarda  i suoi effetti diuretici e quelli sedativi.

Fin dai tempi più antichi alla zucca sono state attribuite proprietà calmanti, indicata per chi soffre di ansia, nervosismo ed insonnia. Il triptofano contenuto nella zucca aiuta il corpo a produrre serotonina quindi, oltre a migliorare il rilassamento ed il sonno, mangiare zucca apporta anche benefici all’umore.
La polpa di zucca, per le sue proprietà lenitive, apporta benefici in caso di scottature ed infiammazioni della pelle; grazie ad i suoi antiossidanti, mangiare regolarmente zucca aiuta anche prevenire le rughe.
La zucca inoltre contiene molto potassio, più delle banane, per questo è un alimento ideale per chi pratica molto sport; il potassio infatti aiuta a ripristinare l’equilibrio degli elettroliti nel corpo dopo un intenso allenamento ed aiuta la muscolatura a funzionare al meglio.



I Semi di Zucca
I semi di zucca vengono normalmente impiegati a scopo alimentare ed il loro gusto oltre che gradevole apporta anche alcuni benefici all’organismo; al fine di trarre i massimi benefici dal loro utilizzo si consiglia di consumarli rigorosamente crudi.
Possiamo affermare che i principi attivi contenuti nei semi di zucca svolgono un’ attività preventiva nei confronti di molti problemi legati all’apparato urinario, sia maschile che femminile.

Le proprietà dei semi di zucca sono principalmente riconducibili alla cucurbitina, uno dei suoi principi attivi più rilevanti che contrasta i disturbi della prostata; si è infatti notato che nelle popolazioni che fanno normalmente uso di semi di zucca, i problemi alla prostata hanno una incidenza molto bassa. L’uso dei semi di zucca può inoltre portare benefici nella prevenzione della cistite.

Conservazione
La zucca va conservata in un luogo fresco e, una volta privata della buccia, può restare in frigorifero per diversi giorni. Nel caso si intendesse congelarla è consigliabile tagliarla a cubetti e cuocerla, magari al vapore, e poi riporla nel congelatore.

Principali Varietà di Zucca
La varietà più diffusa di questo ortaggio è ovviamente la zucca comune con forma tondeggiante, schiacciata e dalle varie dimensioni; molto diffusa anche la napoletana che, a differenza della comune, ha una forma allungata con una polpa molto ricca d’acqua.
Anche la zucca berettina ha la polpa molto ricca di acqua, ma la sua buccia è molto più sottile rispetto alle altre. Le zucche ornamentali invece, quelle che spesso vengono usate anche come contenitori per i liquidi, appartengono al genere delle Legenarie.



Curiosità
Pare che nella buccia della zucca vi sia una sostanza in grado di combattere e debellare i virus responsabili di alcune infezioni da funghi, in particolare quella dovuta al fungo Candida.

Anche se nella terminologia comune il termine “zucca” viene impiegato come sinonimo di testa vuota, in realtà la zucca è un ortaggio con molte proprietà, sia a livello gastronomico che terapeutico.

L’impiego della zucca non si limita a quello alimentare e terapeutico ma è molto utilizzata anche in ambito cosmetico; infatti la sua polpa è uno degli ingredienti base di numerosissime maschere nutrienti per il viso.

Molte sono le popolazioni che per tradizione impiegano le zucche, una volta svuotate della loro polpa, come contenitori per l’acqua ed il vino oppure come oggetti ornamentali.
Come tutti gli ortaggi di colore giallo e arancione la zucca è un ortaggio particolarmente ricco di vitamina A.

Della zucca non si butta via niente, infatti, oltre alla polpa e ai semi, anche i suoi fiori rappresentano un appetitoso piatto una volta impanati e fritti.

Dai semi di zucca si ricava un olio che viene impiegato principalmente in ambito cosmetico, ma anche in cucina.








HEBERTISMO DA CAMERA

Getting up, getting down
(tratto da movnat.com)



Un recente studio  mostra che la nostra abilità di sedersi a terra e quindi di rialzarsi può essere un indicatore di quanto a lungo vivremo.
Le persone di mezza età e gli anziani che necessitano sia delle mani che delle ginocchia per alzarsi e sedersi hanno sette volte più probabilità di morire entro sei anni, rispetto a quelle che riescono a sollevarsi e abbassarsi senza supporto. Mentre il rapporto tra potenza muscolare e peso è il fattore più importante in questa abilità, ci sono anche altri aspetti decisamente rilevanti in essa.
Forza a parte, sono la mobilità, l’equilibrio e la coordinazione che partecipano significativamente nella transizione da in piedi a seduti.
Quando è stata l’ultima volta che ti sei seduto a terra, e quanto facilmente sei riuscito a muoverti da una posizione all’altra e viceversa? Ti ricordi quanto bene hai eseguito il movimento, come ti sei sentito? Ti ricordi se hai usato o meno le mani? Un test così semplice permette una rapida seppur oggettiva visione della propria abilità da un giorno all’altro. Se questo movimento ti crea qualche problema, è un segno che c’è bisogno di un po’ di pratica.
Il fitness non si limita alla forza, al cardio e allo stretching. Il fitness per noi è l’abilità pratica di performare fisicamente nel mondo reale. Quando sarai più vecchio, potresti non essere più in grado di sollevare pesi o correre forte come puoi fare quando sei giovane, ma dovresti seriamente considerare ora che la più semplice attitudine al movimento andrà a definire il tuo livello di autonomia fisica nella vita futura che ti aspetta.
Sarai capace di raccogliere i tuoi occhiali dopo che ti siano caduti a terra in salotto, senza rischiare di perdere l’equilibrio e farti male?

IN PIEDI – SQUAT – SEDUTO
Come presto realizzerai, questo movimento potrebbe essere MOLTO più difficile di quel che sembra… spesso c’è bisogno di sottolineare: quello che è semplice, non è sempre facile. Prima di cominciare assicurati di essere a piedi scalzi o di avere un buon grip nei piedi.
Questo è facile. Stai in piedi. Visualizza la sequenza di movimento che andrai a compiere.
Abbassati lentamente a squat. Forse questa posizione umana fondamentale è fuori dalla tua portata. Se sei fisicamente attivo ma no riesci ad assumere questa posizione maniera stabile e rilassata, hai assolutamente bisogno di darle priorità assoluta, per recuperare a mobilità che hai perso nel tempo.
Unisci talloni e piedi. La gravità ti tirerà indietro e ti farà raggiungere la posizione seduta senza sforzo, dolcemente e silenziosamente. Se il tuo sedere non fosse sufficientemente vicino al terreno per mancanza di mobilità, la transizione potrebbe essere pesante, rumorosa e non così confortevole. Evita di provarci se la tua posizione in squat non è ottimale.
     
Rimani qualche secondo seduto a gambe piegate.
Porta i piedi vicino al sedere, talloni che si toccano e fermamente piantati a terra. La posizione dei piedi è cruciale affinché la transizione a squat sia efficace. Estendi le braccia in avanti.
Inclinati velocemente in avanti (qui occorre forza negli addominali) per generare inerzia, ma anche per trasferire il peso in avanti in modo che il tuo baricentro vada a posizionarsi sopra ai piedi più velocemente possibile per evitare che la forza di gravità ti riporti indietro.
Devi sentire la trazione nei piedi, immaginando che siano essi a fungere da appiglio per portarsi nella posizione di squat.
Sei ora tornado nella posizione di squat pronto per rimetterti in piedi, giusto? No?!? Ok, ecco alcuni modi per semplificarsi la vita le prime volte.


CONSIGLI PER PRINCIPIANTI

-          Se sei all’esterno, trova un’area leggermente inclinata e comincia il movimento in discesa.
-          Usa qualcosa a cui poterti aggrappare (uno steccato, una piccola pianta) per aiutarti nello squat e nella transizione da quat a seduto.
-          Da seduto, sdraiati all’indietro e portati rapidamente in avanti per generare più inerzia.
-          Trova un compagno e incrociate l’indice di una o due mani. Il compagno ti aiuterà a controllare e ad eseguire il movimento. Cambiate ruoli.



ULTIMI PENSIERI

L’ironia di questo movimento è che dovrebbe essere considerato uno dei più semplici e basici movimenti dell’essere umano, sebbene la maggior parte delle persone, incluse le  più forti e in forma, ha dei problemi ad eseguirlo.
La verità è che dovrebbe essere eseguito FACILMENTE da qualsiasi essere umano in salute.
I bambini piccoli riescono a farlo. Quindi non lamentiamoci della nostra forza o della nostra forma fisica, ma piuttosto del nostro stile di vita povero di movimenti naturali.


Riconsideriamo il valore dei movimenti pratici e fondamentali della nostra quotidianità. Semplice non significa facile, ma farlo ne vale sempre la pena.